martedì 26 febbraio 2008

Licenza di uccidere

Credo che guidare sia considerato negli Stati Uniti un diritto ancora più fondamentale di quello di possedere un'arma. D'altronde, anche in casi particolarmente studiati uccidere più di una persona con un solo colpo di un'arma da fuoco è improbabile, mentre con un'automobile e le striscie pedonali è sempre possibile fare filotto.

Oggi, verso le 11:30, sono entrato nell'ufficio di Naperville del Segretario di Stato (lo Stato è l'Illinois).
Ho chiesto di iscrivermi per il conseguimento della patente di guida.
Dieci minuti dopo avevano controllato i miei documenti e trascritto i miei dati («Quanto pesi?» «Err... veramente non lo so... sarebbero circa 66 chili...» estrae un pezzo di carta con due colonne di numeri stampate stile notepad, fa scorrere un altro foglio sopra... «Sono circa 145 libbre, va bene?»).
Dopo altri 5 avevo pagato la bellezza di dieci dollari di fio.
Dopo ancora altri 5 avevo letto la quinta riga di lettere come esame della vista e una responsabile mi consegnava la prova scritta: 20 domande a scelta multipla e 15 segnali da riconoscere (non banale, ma neppure difficile...) e mi diceva di ridarglielo quando avevo finito di riempirlo.
Tre quarti d'ora dopo ero sulla mia macchina ad attendere l'esaminatore.
Alle 13:10 avevo la mia nuova patente (“driving license”, da cui il titolo).

Due ore di tempo, più un paio di pomeriggi a leggere i 13 capitoli del manuale della strada trovati nel sito di cui sopra, e 10 dollari.

Come postilla, l'automobile che guido ora e su cui ho fatto l'esame ha il cambio automatico.

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