sabato 29 dicembre 2007

Ultimo giorno a Ferrara

Arrivano zia e cugina più (potenziale) consorte, per la prima volta ci troviamo insieme noi tre nipoti della nonna (la terza vive a Ferrara). Per celebrare, cappelletti in brodo di cappone fatti dalla nonna con aiuto di Iana, che se ne prende cura in questo periodo: viva la vita.
E per immortalare, una foto, no? No, perché me ne sono dimenticato. Veramente deprecabile.

Infine, tempo di addii. La nonna ha pianto anche le altre volte quando sono ripartito, come se fosse l'ultima volta che mi aveva visto. Fin'ora s'è sempre sbagliata. Ma questa volta c'è la consapevolezza che passeranno due interi anni; ha pianto come se mi avesse fatalmente assassinato con le sue mani e ne piangesse nel contempo il dolore della necessità e quello della perdita. Me ne sono potuto andare, inequivocabilmente scosso, lasciandola nelle mani della zia rimasta.

Intanto, sia alle 23 con un freddo inverecondo sia alle 9:30 con ancora mezzo centimetro di brina su ogni cosa, il fascino della bicicletta come mezzo di trasporto si ridimensiona fortemente.

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