sabato 9 agosto 2008

Acqua calda (anche in stanza)

Smantelliamo ed asciughiamo professionali la tenda, e siamo pronti per andare!

Oggi è giornata dedicata ai geyser, che io continuo a pronunciare come Geiger alla tedesca rendendomi ridicolo alle folle.

Ad ovest del lago Yellowstone, il Firehole River passa attraverso un florilegio di geyser, pozze di fango (plop, plop... come il calderone di Baba Yaga) e specchi d'acqua calda.
È anche la zona del «lower basin» sede del più famoso geyser al mondo, la cui puntualità nella periodica eruzione gli è valsa il nome di Old Faithful. La sua fama, pompata dalla pubblicità, fa sì che in un sabato pomeriggio di sole vi siano ad assistere, attorno ad esso, migliaia di persone: non esattamente un'esperienza intima.

Una delle tre bocche del «Grotto Geyser».

Più personale è invece quella con quei geyser che, pur non lesinando spruzzi, non amano farsi annunciare. Ci è capitato così di vederne un paio iniziare un'eruzione mentre passavamo loro accanto. Abbiamo provato a “passare accanto” allo stesso modo al geyser più alto dell'universo, Steamboat, che erutta ogni qualche anno e il cui spruzzo durante l'equinozio rischierebbe di estinguere il sole, ma ci ha solo degnato di pochi spruzzi di un metro o due, giusto per deriderci.

«Emerald pool», in effetti una delle sette «emerald pools» che abbiamo visto.

In compenso, sempre presenti sono le pozze di acqua calda. La loro acqua è spesso limpida, anche se talvolta fumante; con il tempo l'acqua sgorgante dalla terra ha eroso la roccia formando appunto pozze che sono spesso profonde (metri) e abbastanza larghe. Dove c'è calore la vita pullula, e così a seconda della profondità e della temperatura, diversi batteri vivono dell'acqua donandole diversi colori. Il risultato sono pozze che solitamente ai bordi vedono tonalità di marrone e arancione vivo, a volte rosso, sfumare nel giallo e poi nel verde smeraldo con la profondità. Altre sono trasparenti, forse troppo calde o troppo vivaci perché i batteri vi sedimentino, altre ancora sono prevalentemente celesti. E molto spesso puzzano.

L'ultima tappa del mio dormire (i miei amici invece ne avranno ancora una lunga serie) è a West Yellowstone, un paese chiaramente basato sul turismo, piuttosto pieno di alberghi. Non che questo basti: l'unico che abbiamo trovato noi, il Gray Wolf Inn, è costosissimo! In effetti abbiamo scoperto la nostra stanza essere un appartamento al completo, più bello di casa mia; questo ci ha spiegato a posteriori la faccia della donna alla portineria quando le ho chiesto se c'era una doccia: da quella domanda in poi, ha continuato a ridere e ridacchiare (ci devo aver perso una cinquantina di punti). Comunque nulla sarebbe troppo lussuoso dopo aver dormito in tenda.

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