venerdì 8 agosto 2008

Siamo di nuovo fermi. Stupidi bufali!

In Yellowstone l'appaltatore del servizio di alloggio si è allargato al punto che domina anche quello del vitto. Così anche se nel campeggio del Bridge Bay (sempre dai medesimi gestito) non viene offerto cibo, al Lake Village poco lontano si ha un «lodge» con negozio di paccottiglia e servizio ristorante e colazione. Gestito dagli stessi del Mammoth Hot Springs Hotel. E ivi è offerto lo stesso happy meal, tranne che questa volta non riusciamo a corromperli a far sostituire l'uvetta con un frutto (ieri era una mela di cera rossa).

Oggi, passeggiata verso Pelican Creek (ma non è stagione di pelicani) e un po' lungo il lago, a sfidare il cielo che ostenta temporali dalla sponda opposta.

Vista del lago Yellowstone

La passeggiata è stata piacevole, senza particolari insetti tranne un pappatacio emovoro. Il vento allieta il cammino senza lanciarti la sabbia negli occhi, c'è anche spiaggia per chi vuole rosolare, o magari vuole congelarsi nel lago.

Uno scoiattolo mangia osservato da una decina di persone.

E nel sottobosco ci sono un certo numero di roditori: topi, scoiattoli, chipmunk e marmotte. Si nota molto la politica del parco: gli alberi morti vanno lasciati dove sono; l'unica concessione all'uomo è che quelli che cadendo hanno occluso un sentiero sono segati per liberarlo.

Foresta bruciata

Una conseguenza di questa politica sono scene come questa, di tronchi di alberi carbonizzati, rosolati o «pietrificati», con intorno un pullulare di giovani pini la maggior parte dei quali, mi spiega l'(al)pinologa del nostro gruppo, morrà per mancanza di spazio. In effetti nella foto di giovani pini non se ne vedono, questo incendio deve essere stato molto recente.

Infine, abbiamo avuto la nostra prima esperienza seria con le pozze d'acqua calde. Cosa sono? buchi nel terreno con dell'acqua dentro. Vista una, viste tutte, no? No. Queste per esempio sono locate vicino al lago. Le più vicine sono in effetti dentro il lago ed alcune emergono a seconda del livello. La più famosa, chiamata «fishing cone», era usata dai pescatori che ci ficcavano dentro il pesce appena pescato e lo tiravano fuori già bollito; oggi era sommersa, però, e solo la sagoma si poteva intravedere.

Tutto umido al campeggio, niente fuoco... e niente marshmellow. Uhm, mi sa che avanzeranno...

Nessun orso, oggi.
Né lupi.
Né alci.

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